04 Dicembre 2024
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Certaldo e dintorni

Certaldo
a pochi chilometri da Firenze, nel territorio della Val d´Elsa è un´interessante città d´arte che ha dato i natali a Boccaccio, e che per la sua bellezza ha ottenuto la Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano. Per la sua tradizione storica e per la sua bellezza artistica, Certaldo rappresenta una città da visitare, meta turistica di sicuro interesse anche per la sua posizione, nelle vicinanze di interessanti località come Castelfiorentino, Firenze, Empoli, San Gimignano e Gambassi Terme, escursione ideale per i turisti che scelgono di soggiornare o trascorrere le proprie vacanze in queste zone della Toscana. Da non perdere nella visita a Certaldo Palazzo Pretorio, la Casa del Boccaccio e la Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo.Il nome di Certaldo deriva o dal latino Cerrus Altus o dal germanico Cerrus Aldo. In entrambi i casi significa altura ricoperta di cerri.
La nascita del Castello di Certaldo fu favorita dall´avere intorno zone fertili e dal trovarsi sul tracciato della via Francigena nuova. Gli scavi archeologici hanno dimostrato la sua importanza nel periodo etrusco-ellenistico ed alto-medievale.
Certaldo ebbe origini etrusco-romane, come dimostrano alcuni reperti ritrovati in località Poggio del Boccaccio (necropoli etrusca) e Poggio delle Fate, due colli adiacenti a quello su cui sorge il castello, e altri ritrovamenti recenti nelle vicinanze come a San Giòrsole.
Un´altra indicazione della sua origine etrusca sta nella toponomastica del torrente Agliena, di origine etrusca che sta a significare "torrente" o "fiume".
Curiosa è la forma dei due colli adiacenti il borgo alto, tipicamente trapezoidale, che fa pensare ad una nature artificiale di tali colli; al proposito sono stati effettuati alcuni scavi nel secolo scorso presso il Poggio del Boccaccio, poi interrotti, che hanno dimostrato che vi era una tomba di origini etrusche, mentre il poggio delle fate sembra aver avuto la funzione di silos in epoca romana; da ciò si deduce che probabilmente il colle dove ora sorge Certaldo Alto fosse già abitato in epoche remote, probabilmente vi era presente un piccolo villaggio di epoca etrusca.
Alcuni ritrovamenti di anfore romane nella valle ai piedi del poggio, dove ora sorge la Piazza delle Libertà, dimostra che vi sono stati insediamenti anche in epoca romana.
Tutti questo reperti di origine etrusca e romana sono oggi musealizzati al piano terra del Palazzo Pretorio, situato nella parte medievale del paese.

I Conti Alberti
Nel lontano 1164 Federico Barbarossa concesse ai Conti Alberti il territorio di Certaldo. Nel 1184 i fiorentini, spinti dalla loro tendenza egemonica, imprigionarono Alberto degli Alberti e la sua famiglia nel Castello di Bargazza.
Il Conte fu costretto a giurare fedeltà a Firenze ed a far abbattere le torri di Certaldo. Queste torri, oltre ad essere un mezzo di difesa, erano il simbolo della nobiltà e della grandezza della famiglia.
Firenze sottomette Certaldo
Nel 1198 Firenze sottomise definitivamente Certaldo, che nel 1260 prese parte alla battaglia di Montaperti insieme alle forze guelfe fiorentine. In seguito, i vittoriosi ghibellini danneggiarono buona parte del Castello, a cui, nel 1293, i Priori di Firenze imposero anche delle tasse.
Morì così l´autonomia di Certaldo, che d´ora innanzi vivrà nel riflesso le vicende di Firenze.
Periodo Rinascimentale
Nel 1415 Certaldo ottenne una notevole importanza politica, giudiziaria e amministrativa, divenne infatti sede del Vicariato che comprendeva le Podesterie di molti paesi vicini.
La Dinastia Medicea
Durante il periodo Repubblicano e Mediceo, fu il centro politico e giudiziario più importante della Valdelsa.
L´economia prosperava: ricche famiglie fiorentine investirono notevoli capitali per migliorare le colture e per costruire grandiosi edifici. Si affermarono la mezzadria e la villa-fattoria.
Nel 1479 Certaldo fu assaltata e saccheggiata dalle truppe del Papa e del Re di Napoli che, insieme a Siena, erano in guerra con Firenze.
Tra il 1553 e 1555 furono causati ulteriori danni durante la guerra in cui Firenze riuscì ad assoggettare Siena.
La dinastia dei Lorena
Nel 1737 i Lorena subentrarono alla dinastia dei Medici. Il Vicariato di Certaldo perse alcune podesterie e, conseguentemente, diminuì la sua importanza.
Nel 1784 venne soppresso il Vicariato, e Certaldo fu aggregata alla podesteria di Castelfiorentino, che dipendeva dal Tribunale di San Miniato.
Dalla fine dell´800 alla Prima Guerra Mondiale
A metà del 1800 sia il Municipio che la Propositura di San Tommaso furono trasferite in nuove sedi costruite nel paese nuovo in piano.
Tra la fine dell´800 e l´inizio del ´900, grazie anche alla costruzione della ferrovia Empoli-Siena, venne dato un ulteriore incremento all´economia del paese.
La fine della Seconda Guerra Mondiale
Nel secondo dopoguerra l´industrializzazione s´intensificò.
Gran parte dei mezzadri abbandonò il lavoro dei campi per la fabbrica.
Nel ´70 cominciarono ad arrivare molti immigrati dal sud dell´Italia a causa dell´espansione industriale.
I nostri giorni
Quest´immigrazione, assieme a quella degli extracomunitari, continua ancor oggi, e molti svizzeri, tedeschi e olandesi scelgono il territorio certaldese come meta turistica.
Continua quindi la vocazione e la tradizione storica di Certaldo e la Valdelsa come terra di transito e luogo privilegiato per vivere e lavorare.


Il Borgo Medievale

Palazzo Pretorio
Palazzo Pretorio è il simbolo di Certaldo e il più importante edificio della cittadina medievale; nato come castello dei conti Alberti nel XII secolo, insieme alla vicina Chiesa dei Santi Tommaso e Prospero è parte di un unico percorso museale. Di notevole interesse la Camera del Cavaliere, al cui interno troviamo una Madonna col Bambino del 1489 di Pier Francesco Fiorentino e una Crocifissione del 1478, e la Camera delle Sentenzeche ospita una Pietà.
Il palazzo ospita anche le vecchie e anguste prigioni, mentre al piano superiore si tengono esposizioni stagionali di arte contemporanea. Il cortile interno è stato trasformato in giardino dall´artista Hidetoshi Nagasawa e ospita una casa da tè giapponese.

Palazzo Stiozzi Ridolfi
Palazzo Stiozzi Ridolfi occupa un intero isolato nel vecchio castello, formato da un palazzo, due torri che si affacciano rispettivamente su costa Alberti e via Boccaccio, e da un grande cortile interno con loggiato, colonne in cotto e capitelli in tufo. Il palazzo risale al XIV secolo e probabilmente il loggiato interno ospitava il mercato.

Casa del Boccaccio
La Residenza del noto scrittore si affaccia sulla via principale del borgo, appunto via Boccaccio. Oggi è la sede di un´importante biblioteca e del centro studi sul Boccaccio.

Chiesa S.S. Jacopo e Filippo
La Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo è una costruzione romanica del XIII secolo, ospita un chiostro e il museo di Arte Sacra. Al suo interno sono conservate le spoglie di Beata Giulia dalla Rena e del Boccaccio.

Palazzo Giannozzi
Palazzo Giannozzi è caratterizzato da strutture trecentesche e rinascimentali, sotto il quale passa forse una delle vie più caratteristiche dell´abitato, che collega Piazza SS Annunziata con Porta al Sole.


Certaldo dintorni e itinerari
Rovine del Castello di Pogni
Il Castello di Pogni rappresentava uno dei più potenti avamposti della famiglia feudale degli Alberti, i signori medioevali della Valdelsa. Nel 1312 il castello venne completamente distrutto dalle truppe di Arrigo VII, a cui seguì il completo abbandono della roccaforte; le fortificazioni furono riattivate per un breve periodo dalla Signoria di Firenze alla fine del XIV secolo.
Dell´imponente castello restano soltanto una torre dimezzata in senso verticale e alcuni resti del vecchio palazzo, molti dei quali fanno ormai parte delle case rurali sorte ai piedi dell´antica roccaforte.
Pieve di San Lazzaro a Lucardo
Del X secolo, è forse l´esempio più tipico di architettura romanica in tutta la Valdelsa, con pianta di tipo basilicale, a tre navate. E´stata realizzata quasi per intero con pietra arenaria; il tetto è sorretto da capriate in legno nella navata centrale mentre nelle navate laterali la copertura è a volte a crociera.


Cupola di San Donnino e Rovine di Semifonte
Situate tra Certaldo e Barberino Val d´Elsa. L´imperatore Enrico IV volle che il castello e l´insediamento si sviluppassero enormemente affinchè Semifonte diventasse una spina nel fianco di Firenze.
In breve tempo, il castello divenne una vera e propria città in continuo sviluppo demografico, costituita dal castello fortificato e da un notevole borgo che si sviluppava appena subito fuori la cinta muraria. Agli inizi del 1200 la sua popolazione raggiunse quasi quella di Firenze, tant´è che Firenze stessa propose a Semifonte di limitare il suo sviluppo demografico e di sottomettersi all´autorità fiorentina.
Il tentativo fallì e cosi Firenze dovette dichiarare guerra a Semifonte che fu rasa al suolo con il divieto di ricostruzione su quel colle. Solo nel 1597, venne costruita la Cupola di San Donnino, che riproduce fedelmente il Duomo di Firenze.
La cupola della Cappella di San Michele Arcangelo, nel comune di Barberino Val d´Elsa, occupa solitaria la cima del colle e indica il centro in cui sorgeva anticamente quella città di cui non resta più niente.

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